Genesi dei Cieli
Astratta e malinconica
era la voce dei sacerdoti,
che portavano al tempio
capre per farvi dei doni.
Divinità ascetiche e volgari
in quel tempo dominavano
il mondo.
Finché l’uomo non gli derubò
il fuoco, è ardente divenne la
specie.
Si scontrarono in gloriose lotte
per il potere e infine
giunsero alla purezza del dominio:
nacque la vasta Roma.
Uomini divinizzati dall’imprese
del metallo divennero leggende
e l’onore e la civiltà colmarono
il bicchiere della ragione, finchè
l’odio e l’avarizia lo frantumarono
ed emerse la fragilità dell’uomo,
si distrusse da se il proprio sogno
e a posto dell’impero di Roma
costruirono il mondo.
Le audaci imprese del sapere
portarono sì altrove lo sguardo
dell’essere crudele , ma lo fecero
sprofondare nell’avidità , finchè
non riscoprirono le loro origini
in cielo e ad essi rivolsero
gli occhi e il pensiero: scoprirono Dio e
e divennero più fedeli all’amore
e si strapparono i vestiti dell’odio,
piansero a piene mani i loro peccati
e rifecero del mondo, il Regno dei Cieli.
di Emanuele Bonadonna
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